domenica 3 luglio 2011

“Se il cambiamento che desideriamo diventa un sogno comune, allora forse potrebbe essere una nuova realtà che inizia”





Sono soddisfatto del lavoro che insieme a tutti gli altri componenti provinciali si sta facendo per l'organizzazione di futuro e libertà. Siamo riusciti a definire un importante numero di adesioni da parte dei giovani e della società civile; ed un riscontro altrettanto importante nelle tematiche trattate arriva dall'opinione pubblica. La rivoluzione che tutti sognavamo è partita ora tocca a tutti noi far si che anche le cose più impossibili diventino realtà. Puntiamo fortemente ad un cambio radicale dei metodi della politica mettendo al centro delle questioni la salvaguardia dei diritti dei cittadini , siano essi bambini o anziani , lavoratori o disoccupati, precari o marginalizzati, ammalati o diversamente abili, studenti , precari e così via. Vogliamo affannarci a proteggere l'ambiente e vogliamo farlo puntando alla costruzione di un nuovo sistema di sviluppo economico che sostituisca velocemente la parte insana di quello attuale; sistema che continua ad arricchire i pochi soliti noti, distruggendo e rendendo malsano l'ambiente, capace solo di produrre precarietà e disoccupazione. Aderire a questa comunità politica significa impegnarsi personalmente a contribuire al cambiamento , scegliendo di sposare uno stile di vita; “l’unica libertà che conosco sta nelle regole, nel rispetto reciproco, nella costruzione di coscienze che fanno della loro vita un costrutto di buone prassi”. La nostra comunità politica è composta da tanti soggetti che hanno sperimentato nuovi metodi di buona amministrazione, puntando non solo nel rivoluzionare metodi e sistemi ma ricordando ogni giorno a se stessi ed a gli altri che tutti dipendiamo da tutti e che lo sforzo vero è quello di sviluppare un concetto di comunità che si muove armoniosamente verso il raggiungimento degli obbiettivi. La tangibilità di diversi risultati raggiunti devono servire a creare stimoli e motivazioni, a farci sentire dentro la convinzione che ce la possiamo fare.  Guardare al futuro con speranza deve essere la nostro preoccupazione più grande; un contesto sociale viene misurato dal suo grado di cultura e dalla sua levatura civile, combattere l’ignoranza, la precarietà e la marginalizzazione è necessario per ridurre i guasti dei nostri territori. Questo è sicuramente un progetto ambizioso, come ambiziosi devono essere tutti coloro i quali si uniranno a noi per provare a realizzarlo. La nostra porta è spalancata a chiunque voglia varcare la soglia e far parte di questa avventura, ricordandoci sempre che “Se il cambiamento che desideriamo diventa un sogno comune, allora forse potrebbe essere una nuova realtà che inizia”.

Gaetano Amenta