sabato 19 febbraio 2011

Lettera al Presidente Gianfranco Fini


Come tantissimi altri italiani che la seguono ormai da tantissimo tempo, voglio rinnovarle soprattutto in questo difficilissimo momento la mia fiducia. Mi rendo conto che questo mio atto non può avere altro che un significato simbolico, ma se può servire vuole interpretare il sentimento di tantissimi cittadini e di tantissime cittadine, Italiani, giovani e meno giovani che hanno ritrovato in questa nuova azione le motivazioni per continuare a lottare e non arrendersi al conformismo amorale di cui la nostra splendida Nazione è afflitta . Gli errori più grandi nelle scelte sono legati al fatto di non credere fino in fondo su quello che si è deciso, lasciando ai dubbi troppo spazio e rimettendosi troppo soventemente a tatticismi utilitaristici incomprensibili per i tanti. Come lei ha detto tante volte il dato è tratto, oggi quella parte d’Italia e di italiani che ha scelto di stare con lei non ambisce a nessun rientro  nei diversi livelli di governo , ma vuole costruire insieme a tantissime altre persone per bene un percorso virtuoso che ristabilisca regole e valori senza dei quali nulla potrà rinascere. Non sarà sicuramente il deputato in più o il senatore in meno che determinerà il successo o l’insuccesso del nuovo movimento, penso che invece giocherà un ruolo determinante la coerenza che sarà espressa nei confronti di tutte quelle tematiche che sono state trattate e che diventano codice identificativo del nuovo soggetto politico. Saranno i cittadini nelle prossime elezioni a premiare o bocciare le nostre azioni, ma queste devono essere chiare e senza nessuna titubanza. Oggi si può anche subire il fascino del potere politico ed economico che altri detengono più di tutti, ma gli slogan e gli annunci non hanno mai governato nessuna Nazione , e questo come vale per gli altri vale anche e soprattutto per noi. Bisogna confidare nei capi saldi della democrazia , continuando ad essere paladini della legalità, dell’onestà e della tolleranza. Ingaggiare una grande battaglia per organizzare e direzionare le grandi energie dei giovani, e creare da subito tutte quelle condizioni che possono far crescere motivazioni per il futuro, bisogna spingere sulla vera formazione strettamente legata ad un serio progetto di sviluppo socio economico, con la centralità data al lavoro e all’assistenza a tutte le categorie disagiate. Credere fortemente che la cultura, i beni culturali e la millenaria storia italiana sia uno dei pilastri della nostra economia, ma tenere allo stesso tempo presente le difficoltà della micro, piccola e media azienda.  La lotta alla corruzione, lo snellimento delle prassi amministrative, la lotta a gli enti inutili deve essere parte integrante dei nostri futuri obbiettivi, che ci dovranno fare individuare sacche di sprechi da ridurre e utilizzare per un rilancio vero dell’economia. Il cosmo femminile deve vedere nelle nostre azioni una grande apertura per tutte quelle potenzialità da troppo tempo poco valorizzate. Non c’è bisogno di inventarsi nulla, dobbiamo solo continuare sulla stessa strada che abbiamo scelto, la strada che tiene sempre in mente che senza condizioni come la legalità, l’onestà e la trasparenza non vi possono essere ne sviluppo ne libertà. La strade che da forza alle idee e alla passione per realizzarle;  la strada dei programmi, la strada dell’organizzazione e della caparbietà a raggiungere gli obbiettivi che ci siamo prefissi. La quasi totalità dei circoli è con lei, c’è la necessità di lavorare per organizzarli e per istituzionalizzare il movimento, l’unico errore da non commettere è quello che per evitare di scontentare  uno o più parlamentari si finisca per rendere fandonie gli impegni presi nei confronti della base e delle migliaia di giovani e di cittadini che stanno credendo in questa nuova avventura con tanta forza e tanta speranza. Se ci crediamo fino in fondo, il resto verrà da solo .
Con immensa stima

Gaetano Amenta  

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