Un patto con il territorio può, meglio di qualsiasi altro strumento, designare dal basso le necessità e le soluzioni da mettere sul campo. Iniziando dall’essere orgogliosi di essere siciliani !
Il dibattito in politica
dovrebbe portare al miglioramento delle soluzioni da dare ai tanti problemi dei
cittadini, ma ancora una volta in Sicilia si è creata l’ennesima Babele dove
tutti urlano tutto e dove nessuno ci capisce più niente. Si
è detto da sempre che il malaffare sguazza la dove la confusione regna sovrana,
perché è dentro la disorganizzazione delle istituzioni che riesce a trovare la
sua organizzazione. Badate bene che quando mi riferisco al malaffare non per
forza mi riferisco alle organizzazioni delle diverse mafie, ma mi riferisco a
tantissime sacche di organizzazioni che anche lontani da quelle più famosi , in
modo subdolo agiscono nell’anonimato ed incidono pesantemente sulle risorse dei
diversi enti. Oggi si ritorna a parlare di quale illustre personaggio potrà
occupare la presidenza della regione e con quale coalizione dovrà governare la
Sicilia, ma da nessuna parte si sente parlare di quale progetto per il futuro
dell’isola e quale strategia per salvare dalla miseria l’agricoltura , la zootecnia,
l’industria , il turismo, il terziario, il pubblico impiego ecc. Quest’ultimo
aspetto in politica , almeno come si è intesa sino ad ora, è secondario. Ed è
proprio su questo aspetto che voglio concentrare l’attenzione per poter
iniziare un percorso diverso, non uso il termine nuovo perché ormai è diventato
patetico, un percorso che crei un rapporto chiaro tra le istituzioni ed i
cittadini, che usi un linguaggio semplice e comprensibile, fatto da tanti
piccoli atti che stabiliscono da subito le cose da fare per iniziare a
rimuovere gli ostacoli che stanno soffocando economia e Famiglie. Non sono più
credibili gli incantatori di serpenti che da oltre vent’anni hanno ricoperto
cariche importantissime contribuendo solo all’attuale disastro. Si ha la necessità
di procedere non solo con volti nuovi , ma soprattutto con argomenti e metodi
diversi, concentriamo i nostri sforzi per individuare e raggiungere degli
obbiettivi chiari e indirizziamo le nostre azioni per disegnare la strategia
che ci conduca alla riorganizzazione dei nostri territori. I problemi dei
cittadini sono collegati ai territori di riferimento ed è da lì che bisogna
ripartire, un patto con i territori può, meglio di qualsiasi altro strumento,
designare dal basso le necessità e le soluzioni da mettere sul campo. Questa è
la sfida per costruire il futuro delle nuove generazione e su questo
concentreremo da subito le nostre energie ed intelligenze migliori. La
necessità parte sicuramente dal concetto di identità e di comunità e dal fatto
quindi di essere orgogliosi di essere siciliani e di appartenere a quella parte
di siciliani che questa terra la vogliono cambiare veramente. Gaetano Amenta
Prima di poter organizzare occorre un patto: di onestà!!! Poi viene tutto il resto!!!
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