venerdì 5 agosto 2011

Il tempo delle analisi è scaduto ora ci vogliono i fatti.

E’ necessario ripulire le istituzioni di gente che continua ad esercitare il proprio peso politico per fare meglio i propri interessi. Ridurre i costi della politica non significa solo abbassare le indennità ed i privilegi di chi detiene posizioni importanti nelle istituzioni,  ma deve significare soprattutto   evitare la distrazione di fondi che il più delle volte significano affari privati con soldi pubblici. Si continua a parlare di soppressione di consigli di amministrazioni , ma nei fatti non riscontriamo un solo esempio che vada in questa direzione; ci sono una miriade di consorzi inutili che servono solo a sperperare il pubblico danaro . E’ sempre più forte la necessità di un rinnovamento della classe politica, che sappia bene interpretare le esigenze dei tempi moderni e dare ad essi delle risposte concrete . Necessita un nuovo modello di vita, diverso nei modi e nelle abitudini. Il futuro delle prossime generazioni è pesantemente compromesso, due cose lievitano con la stessa entità e con la stessa velocità: i debiti e l’immondizia. Questi saranno i due macigni che renderanno la vita impossibile a tutti nei prossimi anni, siano essi giovani, anziani, genitori, o singol . Non credo che la strada che abbiamo intrapreso abbia una via d’uscita , c’è da riflettere profondamente ed assumersi la responsabilità che questi tempi ci hanno destinato. Per fare ciò è necessario cambiare passo e soprattutto cambiare metodo, ad amministrare le istituzioni deve andare  chi per scelta di vita vuole rappresentare valori come l’onestà, la legalità e la trasparenza nella loro massima espressione. Rappresentare tali valori dentro il proprio stile di vita, e pensare che quello che ci aspetta per il futuro è un valore economico di gran lunga inferiore a quello che abbiamo avuto sino ad ora: tenendo fortemente in mente che tutto quello che possiamo fare è compensarlo con il  ritorno ai valori fondamentali della convivenza civile, riattivando quella molteplicità di buone prassi e di comportamenti rispettosi di quel codice etico e valoriale che un tempo differenziava le persone per bene dai delinquenti , dagli usurpatori e dagli accattoni. Oggi e’ stato frantumato il valore della fiducia, perché non esiste più tenere fede alla parola data ed agli impegni presi. Questo è un grido dall’allarme che deve far riflettere tutti a partire dai perbenisti di facciata e finire in quelli che il 19 di luglio fanno la fiaccolata per ricordare Borsellino e condannare le mafie, per dopo continuare a fare uso di fumo, estasi o coca, come se questo non sosterrebbe più concretamente le stesse mafie che hanno distrutto il sogno che Borsellino e Falcone avevano costruito. Il tempo delle analisi è scaduto ora ci vogliono i fatti.

Gaetano Amenta