mercoledì 9 febbraio 2011

Bono cerca avvocati per una causa indifendibile.

Come si evince dalla replica il presidente Bono non ha argomenti per rispondere con fatti concreti agli appunti proposti nella missiva di Domenica. Non lo fa direttamente e lo fa fare ad un consiglieri che poco conosce ciò che succede in provincia perché troppo occupato con il proprio lavoro e le proprie cose, tanto da dedicare all’ente di via malta piccolissimi ritagli del suo tempo. Consigliere che voglio rassicurare in quanto la mia non è una reazione, ma un’azione politica che da qua in avanti metterà in chiaro il disorientamento e lo sbando che sta vivendo l’ente Provincia. Andolina si è limitato a sottoscrivere una nota retorica scritta da altri, quando avrò voglia di parlare di fatti che lo riguardano  dovrò necessariamente parlare di altri aspetti. Il presidente Bono continua a fare della retorica e della finzione la sua arma migliore, i progetti del nodo di Noto e del cavalcaferrovia di Rosolini oltre ad essere due progetti vecchi, elaborati negli ultimi dieci anni da altre amministrazioni, se mai vedranno la luce tra diversi anni, questo sarà grazie ad uno scippo che lo stesso presidente ha operato nei confronti di tutta la comunità provinciale. Infatti l’utilizzo delle somme pari a 31,500 milioni di euro della legge Bersani, insieme ad altri 10 milioni di euro dei Por destinati ad interventi di manutenzione straordinaria, che sarebbero bastati a rimettere in sesto e in sicurezza tutta la viabilità provinciale,oltre a dare immediatamente una grandissima iniezione alla depressa economia, alle aziende e alle famiglie dell’intera Provincia  a partire dalla zone montane, furono riversati con i soliti giochetti di palazzo solo nelle due opere sopra citate. Questo costò all’amministrazione Bono la prima crisi sottoscritta da diciotto consiglieri nel quale io ero il primo firmatario. Le uniche opere realizzate sono frutto della commissione speciale per la sicurezza stradale presieduta dal Cons. Acquaviva e voluta dai cons. Amenta-Bastante, e finanziate con max emendamento nel bilancio dal Consiglio Provinciale. Non capisco cosa significa, nella nota di risposta, che nel 2010 l’amministrazione ha approvato il piano triennale delle opere pubbliche, strumento che va approvato ogni anno propedeutico al  bilancio di previsione, ciò continua a certificare che si parla di strumenti dei quali se ne disconosce la funzione. Le risposte date sono il copia ed incolla delle imbarazzanti relazioni semestrali del presidente Bono trite e ritrite, ma alle domande più scottanti il presidente continua a non risponde. Quali sono i motivi istituzionali delle trasferte a Roma, quali i costi e quali i benefici? Se mai dovesse partire quanto costerà realmente ai cittadini l’Alberghiero di Siracusa? I 440 mila euro destinati al Natale come sono stati spesi visto che i cittadini non si sono accorti di nulla? L’assessore ai lavori pubblici che non opera dal 25 di novembre quando sarà nominato? L’ufficio tecnico che aspetta da ormai tre anni un nuovo assetto, quando tempo ancora dovrà aspettare? Chi è il responsabile per la progettazione e chi per la manutenzione ordinaria e straordinaria? Chi si occupa delle zona Montana? Questa amministrazione può vantare la realizzazione di un solo nuovo progetto? Il piano territoriale provinciale, strumento di concertazione tra Provincia e Comuni, a cosa servirà quando dopo la sua approvazione risulterà uno sterile strumento personale del presidente Bono ? I 300 mila euro per il turismo previsti nel bilancio di previsione  2010 e non spesi, idem per i 50 mila per la segnaletica turistica sono la prova della mancanza di programmazione e di idee o cosa? La solida maggioranza che la sostiene, ha completato il lavoro della confusione e del pantano dell’azione amministrativa che la contraddistingue, ogni giorno che passa nella posizione di presidente con queste condizioni, è un giorno rubato a tutti quei giovani disoccupati e a loro futuro, ragazzi che si aspettavano da lei delle risposte. Si assuma un ultima responsabilità, si dimetta.
Gaetano Amenta

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